Thursday, September 25, 2008

La Brigata Internazionale e Daniele Sepe in tour.


Le prossime tappe vedranno l'orchestra approdare a Napoli e Caserta.


La Brigata Internazionale, l'orchestra multietnica composta da diciassette musicisti provenienti da mezzo mondo, diretta da Daniele Sepe, in occasione della presentazione del disco " Nostra Patria è il mondo intero" progetto musicale diretto appunto da Sepe, edito dalla Edel, si esibiranno in vari concerti sul territorio nazionale. Dopo il primo live svoltosi ad Acquaviva, Siena, in occasione del Live Rock Fest of Beer e quello svoltosi a Napoli lo scorso 16 settembre, la Brigata Internazionale e Daniele Sepe si esibiranno ancora in Campania. Dopo lo show case alla Feltrinelli, domenica scorsa, la Brigata internazionale e Daniele Sepe si è esibita al Maschio Angioino. Il concerto a colori che mette in evidenza lo spirito musicale dell'orchestra, propensa al ballo e al pieno coinvolgimento del pubblico, polarizzerà l'attenzione anche nel casertano, precisamente a G. Sannitica, domenica prossima, 28 settembre.Il progetto che vede uniti diciassette musicisti provenienti dalla Bosnia, l' Argentina, la Svezia, Cuba, la Romania, il Brasile, il Senegal, l' Algeria e l' Italia prende corpo a Napoli, la città più musicale e culturalmente contaminata d'Italia, la culla della realtà artistica. L'orchestra, la Brigata Internazionale, vuole essere ed è, una risposta alla diffusione verticale dell’intolleranza, della fobia per il diverso, delle ronde cittadine, degli eserciti in strada. Rappresenta il manifesto della gioia di essere vivi, della possibilità di nascere di nuovo in un paese che ti accoglie, e di dimostrare il tuo valore. Di avere una possibilità. Con la gioia contagiosa ed anarchica di latina memoria al grido di “una risata vi seppellirà”, l’orchestra diretta da Sepe ha nel suo dna il ballo, grazie anche alla presenza di molti latinoamericani. ed un repertorio, equamente ripartito fra brani originali e tradizionali, una vera e propria esplosione di colori e di suoni. Questi i componenti della Brigata Internazionale: Doris Lavin, voce, da Cuba; Monica Georghe, voce, dalla Romania; Auli Kokko sempre voce dalla Svezia; Ismail Niang altra voce, senegalese; dalla Bosnia invece Adnan Hozic alla chitarra e voce ; dal Brasile, altra chitarra e voce c'è Arlen Azevedo. Ancora, alle percussioni e voce, dalla Tunisia Marzuk Mejiri; sempre alle percussioni, Cruz Lemos Edmilson "Carcarà" dal Brasile insieme a Roberto Bastos, detto “Robertinho”, percussioni e voce; poi, dall'Argentina Roberto Lagoa, percussioni e voce mentre dall'Italia: Gianfranco Campagnoli alla tromba, Roberto Schiano Moriello al trombone, Franco Giacoi alla chitarra elettrica, Piero de Asmundis alle tastiere, Gigi De Rienzo al basso, Enzo Pinelli alla batteria e il maestro Daniele Sepe al sax oltre a curare la direzione musicale.
Lucia Vagliviello

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Saturday, September 20, 2008

Ettore Frani in esposizione sino al 21 settembre alla galleria GiaMaArt.

Vitulano (Bn)-Dopo l'inaugurazione tenutasi il 28 giugno, continua sino al prossimo 21 settembre la mostra personale di Ettore Frani. Testo in catalogo di Denis Brandani per l'edizioni GiaMaArt studio con la direzione Gianfranco Matarazzo. La galleria GiaMaArt studio presenta:"Vana Immagine",un'esposizione oltre 40 opere pittoriche dell'artista Frani che indaga sul tema del paesaggio, inteso non come mera rappresentazione descrittiva di luoghi reali, ma come riflessione intimista su immagini inconsce. Un teatro mentale in cui emergono, come in una camera obscura, immagini rarefatte e abrase dalla luce, frammenti sottratti alla materia primigenia e condotti - come nella fase alchemica al nero- alla trasformazione.
Dopo il nero "assoluto", questa nuova produzione di Frani rivela aspetti più malinconici ed evocativi. Le immagini dipinte dall'artista appaiono come strappate alla pellicola filmica o a quella fotografica, sono copie differenziali della "realtà", ormai assente e lontana. Luoghi interiori dall'atmosfera desolata, a tratti opprimente o romantica, dove lo spettatore, come davanti ad uno schermo, è impedito a qualsiasi relazione che non sia percettiva o fantasmatica. Senza mai apparire in maniera evidente, la figura umana si fa sguardo ed emerge, come traccia residuale, attraverso la proiezione di fragili ed esili ombre. "Vana Immagine" è il simulacro di una realtà esterna che appare nei modi dell'illusione, sul quale proiettiamo il nostro essere al mondo.Inoltre, sabato 20, in occasione del finissage della mostra "Vana Immagine", la galleria GiaMaArt studio, nel suo suggestivo giardino ospiterà gli Arpia. La band romana infatti, si esibirà in concerto e proporrà in anteprima il prossimo lavoro discografico dal titolo "Racconto d'inverno". Ovviamente in tale circostanza gli Arpia proporranno una inedita versione acustica che avverrà in collaborazione con gli Obsolescenza Programmata. L'evento vedrà ovviamente la partecipazione dell'artista Ettore Frani che in detta occasione si proporrà con una performance pittorica.

Lucia Vagliviello

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Friday, September 19, 2008

Si è conclusa con successo la III edizione di “Malazè, il cratere del gusto”

Triplicate le presenze nei ristoranti della zona. Positivo anche il numero dei turisti che hanno scelto il “soggiorno Malazè”. Si lavora già per la prossima edizione.
Si è conclusa positivamente la terza edizione di “Malazè - il cratere del gusto”, la festa dell’enogastronomia dei Campi Flegrei. Entusiasmo tra gli operatori della ristorazione e tra le associazioni che hanno partecipato alla kermesse che si è svolta dal 5 al 15 settembre.Questi i numeri dell’edizione 2008: si stima che siano state oltre 3mila le presenze di nuovi clienti nei trenta ristoranti (di Pozzuoli, Bacoli e Giugliano) che hanno partecipato all’iniziativa, triplicando le presenze dei periodi normali. Grande successo per le cene in vigna che hanno visto la partecipazione di centinaia di persone. I gastronauti hanno così conosciuto la cucina flegrea di qualità ma anche le cantine e i produttori di vino (associati nel ‘Consorzio Tutela vino Campi Flegrei’ e le ‘Strade del Vino’). Registrate molte presenze di turisti provenienti dalle altre province della Campania e dalla regioni limitrofe che hanno scelto il “pacchetto Malazè”. Quasi tutti i clienti erano nuovi per gli operatori economici locali. Si tratta per lo più di clienti – come hanno riferito molti ristoratori – che hanno scelto un modo tranquillo, lento ma di qualità per conoscere il territorio. Coinvolte sette associazione culturali che hanno accompagnato i turisti nei luoghi più suggestivi dei Campi Flegrei: il Santuario di San Gennaro, la Solfatara, il lago d’Averno, Centro Camerelle, lago Miseno e nella città sommersa di Baia… Protagonista di questa edizione anche la condotta Slow Food locale: i Laboratori del gusto dedicati al pesce azzurro e l’asta di beneficenza al Mercato ittico di Pozzuoli hanno coinvolto decine di visitatori appassionati (l’asta è servita per l’acquisto di una sedia a rotelle per un’anziana di Bacoli). Gli esperti e gli operatori economici del settore si sono confrontati in due convegni (il primo, dedicato ad uno dei prodotti tipici della zona, la cozza e il secondo allo all’importanza dell’enogastronomia).
“Il mio ringraziamento – dice Rosario Mattera, ideatore di Malazè e presidente dell’associazione “Campi Flegrei a tavola” – va a tutti gli operatori coinvolti nell’evento: molti di loro hanno lavorato gratuitamente per la riuscita della manifestazione. Malazè è diventato il catalizzatore di tante attività mettendo insieme, per esempio, gastronomia ed archeologia. Ma soprattutto è stata una importante operazione economica, con una ricaduta positiva e immediata per gli operatori. È difficile fare dei calcoli precisi ma ogni attività proposta ha riscosso un enorme successo che si rifletterà anche sui prossimi mesi. Proprio per questi motivi i dirigenti della Regione Campania intervenuti al convegno finale hanno dichiarato che “Malazè” sarà sempre di più l’evento su cui puntare per rilanciare l’enogastronomia dell’area flegrea”.La terza edizione di “Malazè – il Cratere del gusto” è stata patrocinata dalla Regione Campania, dalla Provincia di Napoli, dai Comuni di Pozzuoli, Bacoli, dall’Azienda di Cura Soggiorno e Turismo di Pozzuoli e dal Parco Regionale dei Campi Flegrei.

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A Napoli il concerto di presentazione del disco "Arovà".




Il 19 settembre 08 si terrà a Napoli , al Palazzo Mondragone, in occasione del Festival Terre in Moto, il concerto di presentazione del disco Arovà della Piccola Orchestra La Viola. Antonella Costanzo (voce, percussioni), Alessandro Parente (direttore),Alessandro D'Alessandro (organetto solista), Elisa Di Bello, Giuseppe Di Bello, Silvia Di Bello, Gianfranco Onairda, Laerte Scotti, Francesca Villani, Rosalba Punzo, Stefania Pisanò, Matteo Mattoni (organetti), Giacomo Nardone (organetto, bassoon), Valentina Lauri, Maria Sole La Torre, (percussioni), Daniele Chiantese (cocktail drum, batteria) e Mario Mazzenga (basso, contrabbasso) sono i componenti della Piccola Orchestra La Viola impegnata nella nel presentare il nuovo lavoro discografico "Arovà" che oltre a segna il percorso del gruppo lo stesso, riassume anche le sensazioni, le emozioni e le esperienze che da oltre 10 anni li animano. Per la realizzazione dell'album "Arovà", non a caso , hanno preso parte alle registrazioni del disco moltissimi ospiti, tutti uniti all’ensemble da un legame nato da precedeti collaborazioni live. Tra questi spiccano infatti , i nomi di Daniele Sepe, Peppe Barra, Riccardo Tesi, Mohsen Kasirossafar, Lino Cannavacciuolo, Piero Ricci, Massimo Carrano, Maria Rosaria Omaggio e il Quartetto Flegreo. Il disco, prodotto e diretto da Antonella Costanzo (voce solista) e Alessandro Parente (direttore e compositore) , ideatori della Polv- è “dedicato alla nostalgia dell’animo contadino”, e vuole mettere in risalto tutti quegli aspetti dimenticati, o poco conosciuti della tradizione. Troppo spesso si confonde la musica popolare con la danza, lo svago o il divertimento, tralasciando invece quello che la musica ha rappresentato per “generazioni antiche” che hanno toccato la tragedia della guerra, della povertà, dell’emigrazione. I brani contenuti nel disco, di ispirazione popolare certo, ma con uno sguardo attento al futuro, all’innovazione musicale, alla sperimentazione, sono per la maggior parte composizioni originali del direttore Alessandro Parente. Al centro del progetto ci sono la voce mediterranea e passionale di Antonella Costanzo, la sezione ricchissima di organetti, strumento centrale della Polv, capitanati dal solista Alessandro D’Alessandro e la ricca sezione ritmica composta da percussioni, basso e batteria. Ricordiamo che il tour di presentazione dell'album "Arovà" continuerà sul territorio nazionale e in merito è da segnalare la tappa del 21 settembre che si terrà a Ferla, provincia di Siracusa in occasione del Festival Lithos presso la Scalinata Convento Cappuccini.


Lucia Vagliviello

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Assalti frontali in tour per presentare il nuovo lavoro discografico “Un’intesa perfetta”


Dal prossimo 19settembre , in occasione della Manifestazione "Terra libera" che si terrà all'Ospedaletto Euganeo in provincia di Padova , presso il campo sportivo di via dei tigli con ingresso libero gli Assalti frontali danno il via al nuovo tour di presentazione del loro ultimo cd, il settimo ," Un'intesa perfetta" .Il tour continuerà sino al prossimo 25 ottobre con una tappa a Milano preceduta da quella fissata per l'11 a Palermo al CSOA Ex Carcere. Sono dodici i brani presenti nel settimo album degli Assalti Frontali, dal titolo "Un'intesa perfetta", definito il settimo arrembaggio della rap band è stato interamente scritto per strada, in mezzo alle cose che succedono, direttamente dall'indotto della rivoluzione. Qui si parla un linguaggio forgiato in anni di pirataggio urbano. Come un vascello in mezzo ad onde altissime, l'equipaggio alza la bandiera col teschio, il Jolly Rojer, simbolo di libertà da ogni potere, per andare ad assaltare il proprio tempo, un presente e un futuro da catturare e trasformare al più presto. Non a caso, i brani "E' come respirare", "Mappe della liberta'", "Che ora e'", "C'est la banlieue", “Senza resa” sono perle di rap che raccontano delle strade di periferia che cambiano e vite che nascono, di rifiuto di rappresentanza politica, di difesa di basi sociali e conquista di territori alternativi. E' un rap militante e radicale, e non e' questione di essere ideologici o meno, ma interessanti o banali. Veri o vuoti. Vivi o morti. Questo disco nel titolo e in ogni canzone evoca un sentimento di fratellanza, in una realtà che isola. L’intesa perfetta è dentro quei momenti magici che si toccano quando ci mettiamo in gioco e ci sentiamo parte di una comunità. E’ una sintonia, o meglio una sinfonia, che nasce quando ci troviamo nel cuore di una lotta. Per l'originalità spicca invece il brano "Enea super rap", un rifacimento in rap dell'Eneide di Virgilio nata da un incontro degli Assalti Frontali con i ragazzi di una scuola elementare romana. Con un beat semplice e fresco prodotto da Glasnost e con ospite speciale al pianoforte Michele Demaestro (dei Casino Royale). “Enea super rap” è una ballata che ha spopolato nei concerti degli Assalti Frontali della scorsa estate ed è una delle hit di questo nuovo disco. Infine, altro brano che parla delle realtà attuali, "Giu' le lame" che prende ispirazione dalle aggressioni fasciste subite da tanti ragazzi e ragazze in questi ultimi anni nelle strade delle nostre città. E’ una realtà con cui fare i conti come dimostrano i recenti fatti di Verona con il pestaggio a morte di Nicola Tommasoli, e che a Roma ha portato a decine di episodi tra cui l’anno scorso il raid a Villa Ada durante il concerto della Banda Bassotti e all’episodio più tragico alla fine di agosto del 2006 quando all’uscita da una dance hall, sul litorale romano, furono aggrediti due compagni e una compagna e rimase ucciso Renato Biagietti. La canzone parla di cosa vuol dire essere e sentirsi forti oggi nel mondo che cambia, se portare un coltello in tasca e aggredire il diverso o avere la mente aperta per accogliere quella diversità. Ritornando al toru di presentazione di "Un'intesa perfetta" gli Assalti frontali si esibiranno il 25 settembre nella capitale al Circolo degli Artisti, mentre il 27 si esibiranno a Cassino. Nel mese di ottobre il 2 , in occasione della Festa di Liberazione nel quartiere San Lorenzo gli Assalti Frontali si esibiranno a Roma mentre il giorno successivo approderanno a Trento al Centro Sociale Bruno mentre il 4 ottobre saranno a Bologna presso il TPO Laboratorio di arte e cultura politica. Da oltre 18 anni gli Assalti Frontali sono sinonimo di rap, di rime metropolitane dure e poetiche, limpide e mai banali. Sono i veterani del nostro Hip Hop. Il gruppo si è formato a Radio Onda Rossa durante le trasmissioni hip-hop che Militant A faceva come DJ insieme alla sua posse. Il programma ospitava spesso rapper romani che all’epoca cantavano tutti in inglese e fu per questo che Militant A cominciò a buttare giù le prime rime in italiano tanto per vedere come girava. Tutto questo accese gli animi degli ascoltatori e il telefono bolliva, la gente voleva risentire i pezzi in onda. Poi iniziarono i concerti nei centri sociali e nelle università occupate, non a caso il pezzo "Batti il tuo tempo" è diventato colonna sonora del movimento della pantera ed è anche il titolo del primo disco di Militant A con la formazione Onda Rossa Posse nel 1990, lavoro che ha fatto conoscere questo gruppo in tutta Italia per i testi mai banali e pregni di poesia urbana e desiderio di lotta. Dopo quell'anno inizia l'esperienza "Assalti Frontali", un gruppo aperto che di volta in volta ha avuto dentro la sua formazione gente come Castro X, NCOT, Brutopop, Ice One, Lou X, Sioux, oltre alla presenza costante di Militant A che ha permesso la produzione di dischi divenuti ormai leggenda nell’hip-hop italiano, come "Terra di nessuno", "Conflitto" , "Banditi", e concerti in tutti i posti occupati del paese, sui camion durante le manifestazioni, all'estero in occasione di azioni di solidarietà come a Valona o a Gerusalemme est. Il progetto militante di Assalti Frontali si sente imbrigliato nelle logiche di mercato di una major, e allora nel 2004 "HSL" segna il ritorno al Manifesto cd. Il disco vende oltre quindicimila copie conquistando per tre mesi il primo posto della classifica indie di “Musica e Dischi”, dando vita anche ad un remix - HSL-R. Nel 2006 esce “Mi sa che stanotte…”, registrato a Torino a Casasonica e a novembre dello stesso anno gli Assalti Frontali vincono il PIMI (Premio Italiano per la Musica Indipendente), riconoscimento organizzato dal MEI, imponendosi come “Miglior Album 2006”. Le spinta creativa della crew trova il tempo anche per un progetto speciale e nel 2007 l’attività live di Assalti frontali è serrata: è la volta del progetto parallelo “Pass The Mic" un evento, itinerante e mutevole che oltre agli Assalti Frontali coinvolge e mette in comunicazione più generazioni della scena hip-hop nazionale : Esa, Inoky, Dj Gruff, Dj Baro, Colle der Fomento, Jimmy, Rancore, Truce Klan ( Noyz Narcos, Cicoria, Gel 1), Willy Valanga, Nano, Retraz, Freddy Fred, Cuba Cabbal, Dj Disastro.Il progetto ha avuto grande eco attraversando tutti i festival estivi italiani più importanti, da Italia Wave alla Notte Bianca di Roma e nel 2008 il nuovo disco "Un'intesa Perfetta".
Lucia Vagliviello

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Sunday, September 14, 2008

Lucio Dalla in visita a Torre del Greco

In visita privata, il famoso cantante Lucio Dalla ha trascorso il pomeriggio di ieri 11 settembre a Torre del Greco, città che, come lui stesso ha dichiarato, non aveva mai avuto modo in precedenza di visitare. A colmare la lacuna ha provveduto Francesco Manca, presidente dell’Associazione culturale “Prometeo”, che ha fatto da cicerone a lui, al compagno d’arte Marco Alemanno, voce recitante nei suoi spettacoli, e ad alcuni amici dell’artista che non hanno voluto perdere l’occasione di un primo approccio con la Città del corallo, tramite una visita avvenuta in maniera riservata ed improntata alla massima serenità.Il contatto con la Città ha avuto il suo esordio con una visita guidata all’interno del Museo privato del corallo “Liverino”, nel quale gli ospiti si sono soffermati per ore, incantati dal patrimonio artistico custodito, accolti con estrema disponibilità e garbo dalla signora Carmela, figlia del compianto Cav. Basilio Liverino fondatore del Museo. La signora Carmela, da perfetta padrona di casa, ha anche voluto far dono agli ospiti di un cornetto di corallo montato in oro giallo.Dalla, peraltro profondo cultore dell’arte, si è detto stupefatto dall’unicità del materiale esposto, che non immaginava potesse arrivare a tal punto di pregevolezza.Al termine della visita, conoscendo bene lo smisurato feeling che lega Lucio al mare, Francesco Manca ha accompagnato il gruppo presso Villa Favorita di Ercolano, dimora di svago della corte borbonica. La particolarità del sito, la ricchezza dei decori a mosaico presenti nelle sale, lo stato di conservazione degli ambienti, la visuale del Vesuvio e dell’approdo borbonico hanno letteralmente rapito l’attenzione del gruppo che ha confessato di non aver mai presupposto la presenza di beni ambientali di tale livello artistico nel territorio visitato. Guida impeccabile e capace di trasmettere ai visitatori l’emozione e l’orgoglio per un bene ritrovato e riportato ad un’ eccellente fruizione collettiva è stato Luigi Gaglione, funzionario dell’ Ente Ville Vesuviane.All’interno del grande parco che circonda il sito, Dalla ha affermato che una location come Villa Favorita rientrerebbe di diritto nella prospettiva della grande kermesse teatrale e musicale alla cui ipotesi sta mentalmente lavorando e che immagina attraversare le vie del litorale campano, da Amalfi a Napoli.In serata il cantante ha fatto rientro a Castellammare, dove è ormeggiata la sua imbarcazione, dopo aver espresso a Francesco Manca, che gli ha prospettato tale eventualità, l’interesse a visitare le altre Ville del Miglio d’oro e Villa delle Ginestre.
L. V.
Tratto da Lapilli.eu del 12.09.08

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Dal 5 al 15 settembre c’è “Malazè – il cratere del gusto”, dieci giorni all'insegna della grande cucina dei Campi Flegrei

Vini, piatti tipici, escursioni, convegni, laboratori del gusto e cene in vigna con il coinvolgimento di ristoranti, cantine, aziende agrituristiche, produttori e associazioni dei Campi Flegrei.Dallo scorso venerdì sino a lunedì 15 settembre si svolge, sul territorio flegreo, la terza edizione di “Malazè – Il cratere del gusto”, manifestazione ideata ed organizzata da Rosario Mattera che si propone di promuovere e mettere in contatto tutte quelle persone, associazioni, imprese e cooperative, che operano nel settore enogastronomico, culturale e turistico ricettivo dell’area flegrea, in modo da creare finalmente i presupposti per la creazione di un prodotto Campi Flegrei, che ci veda, finalmente, protagonisti. Quest'anno, la manifestazione "Malazè – il Cratere del gusto", giunta alla terza edizione gode del patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Napoli, dei Comuni di Pozzuoli, Bacoli, dell’Azienda di Cura Soggiorno e Turismo di Pozzuoli, dell’Ente Provinciale per il Turismo e del Parco Regionale dei Campi Flegrei. La festa dell’enogastronomia nei Campi Flegrei, come dicevamo, è organizzata dall’associazione “Campi Flegrei a tavola” in collaborazione con l’Associazione “Le Strade del Vino - Campi Flegrei”, “Slow Food Campania”, ”Consorzio Tutela Vini Campi Flegrei”, “Albergatori Flegrei - Associazione Turistica” e svariate associazioni, si propone di utilizzare l’enogastronomia tipica locale come veicolo per richiamare visitatori nei Campi Flegrei e valorizzare il settore della gastronomia, della pesca e dei vini che affondano le loro radici nella storia del territorio. Per tutta la durata della di “Malazè – il cratere del gusto”, i ristoranti di Pozzuoli e Bacoli presenteno la tradizione flegrea a tavola con una promozione esclusiva. I ristoratori hanno elaborato un menu di piatti tipici,serviti a pranzo e cena, a base di pesce azzurro e dei prodotti degli orti locali, sia a prezzo fisso che su prenotazione (al costo di €. 25,00 vino escluso).I ristoranti, inoltre, indicano ai gastronauti, il luogo (cantina, pescheria, azienda agricola ecc.) dove poter acquistare i prodotti che hanno usato per la loro ricetta. Le proposte sono accompagnate dai vini delle due D.O.C. Campi Flegrei: falanghina e per e’ palummo. Gli albergatori locali invece propongono un’offerta turistica integrata e culturale: il “Soggiorno Malazè”. Il turista può costruire il suo itinerario, può scegliere tra vari servizi in coerenza con le stagioni e i luoghi entrando in contatto con gli abitanti dei Campi Flegrei alla scoperta di luoghi alternativi e segreti nel rispetto della natura e della storia. L’offerta comprende: soggiorno in dimore flegree; prima colazione dei sapori in campania; mezza pensione con degustazione nei punti ristoro convenzionati; bagni sulla via delle terme; trasferimenti e la partecipazione a tutte le iniziative di Malazè. Tra i protagonisti di questa edizione di Malazè c’è anche Slow Food, organizzazione internazionale che studia, difende e divulga le tradizioni agricole ed enogastronomiche. Le iniziative della Condotta Slow Food Campi Flegrei si svolgono nel periodo della manifestazione al Vulcano Solfatara. Dopo i “Momenti slow” che si sono svolti il 5 e il 6 settembre scorso, venerdì 12 arà la volta di “Mangiamoli giusti” mentre sabato 13 si svolgeranno i laboratori del gusto dedicati al pesce azzurro. Domenica 14 settembre si svolgerà al Mercato ittico di Pozzuoli “L’asta del pesce azzurro”.L’incasso della vendita dell'asta sarà devoluto in beneficenza. Molti gli incontri promossi nel programma della kermesse, tra questi: martedì 9, alle 17,30, presso il Castello di Arco Felice si terrà il convegno sulla “Cozza dop” , mercoledì 10 il primo dei due incontri letterari al Caffè letterario di Bacoli. Durante il primo incontro si terrà la presentazione del libro “Passio” mentre domenica 14 è i programma la mostra fotografica “In-co(u)ltura). Lunedì 15 , alle 17,30, il tutto si sposta presso la villa Eubea a Cuma ove si svolgerà il convegno “Turismo Enogastromico e Culturale: Una Grande opportunità per comunicare e promuovere i Campi Flegrei”. Infine è da segnalare che per gli appassionati del cioccolato, nell'edizione in corso della keresse Malazè, lo stesso sarà l’’ospite d’onore”. L’associazione Al Cioccolato sarà presente con un proprio corner degustazione a varie iniziative. In tale occasione, l'associazione illustrerà i propri progetti, avvalendosi della collaborazione dei suoi esperti ed inoltre sarà presente lo chef Davide D’Arcamo che realizzerà ricette dolci e salate a base di cioccolato.
Lucia Vagliviello
Tratto dalla rivista Lapilli del 12.09.08

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Sempre più consensi per la pittrice Annunziata Friozzi.

Pastorano - In un caldo pomeriggio di agosto ci imbattiamo in un’oasi verde dove sappiamo di poter fronteggiare l’afosa aria grazie alla vegetazione presente. Il sogno si realizza nell’accedere al variegato giardino che circonda una villa in provincia di Caserta, appartenente alla pittrice Annunziata Friozzi.Mentre sorseggiamo una bibita fresca in compagnia della padrona di casa, iniziamo ad affrontare l’argomento arte e la curiosità di ammirare gli ultimi lavori realizzati dall’artista aumenta spropositatamente.Attraversato il vialetto di accesso, entriamo nello studio della Friozzi e ci immergiamo in un suggestivo viaggio dove colori e forme si fondono, immortalano gli stati d’animo della pittrice e generano singolari opere d’arte che calamitano lo sguardo.Annunziata Frizzi, oggi in pensione, diplomata presso l’Istituto d’arte di Cascano, dopo aver ultimato gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, si abilitò all’insegnamento di Educazione Artistica nelle Scuole medie e di Disegno negli Istituti superiori. La sua attività artistica vanta la partecipazione ad importanti rassegne e manifestazioni, con il conseguimento di brillanti risultati sul territorio nazionale ed internazionale, come ad esempio la partecipazione (A COSA?) in occasione delle Olimpiadi di Los Angeles.L’artista, oltre a figurare in numerosi volumi d’arte, ha collezionato premi prestigiosi in Italia ed in Europa ed i suoi meriti artistici sono stati attestati tra l’altro anche dall’Accademia Internazionale di Scienze ed Arte “ Citta’ di Boretto”, dall’Accademia del Fiorino di Prato, dal Centro di Arte e Cultura “L’Iride” di Cava dei Tirreni, da “Il Cenacolo d’arte” di Firenze e dal Centro Culturale Internazionale d’arte di Milano. In un angolo dello studio si notano i numerosi volumi in cui sono presenti sue opere: “Poeti in Europa”, dizionario enciclopedico internazionale d’arte contemporanea; “Salviamo l’Europa”, antologia artistico/letteraria; “I Maestri del XX secolo” enciclopedia mondiale degli artisti contemporanei; “Alfa Omega”, guida al collezionismo arte e cultura Accademia Neapolis; varie edizioni de”l’Elite”e l’edizione 2008 di “ Arte selezione internazionale”, sulla cui copertina vi è l’ opera “Fusione” corredata dalla critica del dr. Perdicaro che scrive: ” Tra figurazione e simbolismo, in una ricerca che tende a superare l’epidermica sensazione della concretezza fuggevole, per assumere valori allegorici che si proiettano in un tempo indefinito, la pittura di Annunziata Friozzi indaga su diverse realtà esistenziali, sugli eterni aneliti dell’uomo che aspira ad una piena consapevolezza sia delle proprie mete sia nel cammino necessario a raggiungerle. Una pittura che non si compiace di bellezze formali tradizionalmente concepite o di rapporti cromatici consueti, ma va oltre il dato apparente, dando voce ai fremiti di una spiritualità animata da forti emozioni e sentimenti. La pittrice realizza le sue trame espressive con vivaci cromie, all’insegna di un dinamico equilibrio in cui le forme si compenetrano, si dilatano, si deformano, si sfaldano sino ad isolare taluni particolari, in un gioco di rimandi emblematici, fantasiosi e significativi. Il volto della vita, il senso del tempo, il corso inarrestabile degli eventi, la caducità dell’essere sono spunti meditativi ampiamente illustrati da Annunziata Friozzi nella sua arte, che si distingue per l’originalità del linguaggio e la ricchezza di valori ispiratori.”Nel girarci intorno ed ammirando le singole opere, ci soffermiamo a sfogliare gli ultimi volumi presenti sugli scaffali, riguardanti l’anno in corso; l’attenzione ricade su molteplici recensioni : le note critiche del dr. Franco Pastore e le considerazioni estetiche sulla sua pittura pubblicate anche sulla rivista “aka Andropos”, in particolar modo sull’opera “Oltre il Mistero” .Pastore scrive: “Il propendere dell’artista verso forme e colori, proiettati in un contesto grafico-pittorico, che predilige una personale sospensione tra il sogno e la realtà, il definito e l’impalpabile, l’essere materia e l’essere energia eterna, colloca la pittrice, in un divenire che è ricerca d’emozioni, trasfigurate, dalla sua sensibilità artistica, dalla variabilità del tratto, dalla morbidezza delle linee e dall’uso fantasmagorico del colore. Si tratta, dunque, di un’arte raffinata e personalissima, nella quale dominano tre “categorie traccianti”: il forte senso della maternità, l’offerta che precede l’attesa ed il bisogno di purezza e di pace, in un’ascesa verso la grandiosità del mito. Infine, la sintesi armonica tra arte e cultura, tra l’esperienza e la maturità artistica, definisce il suo valore e la sua personalità di “ peintre du siècle “.Come dicevamo, molteplici sono le nuove pubblicazioni riguardanti l’artista, che ci riserviamo di trattare prossimamente in occasione delle sue imminenti, future esposizioni.

Lucia Vagliviello

Tratto dalla rivista Lapilli del 12.09.08
http://www.capitoloprimo.it/lapilli/?p=1848

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La Piccola Orchestra La Viola in concerto presenta il suo ultimo lavoro "Arovà"


L'album Arovà è un patrimonio di narrazione, cultura,suoni, tradizioni e novità.
E' iniziato il 6 settembre il tour di concerti di presentazione del disco "Arovà" della Piccola orchestra la viola al Festival Terre in Moto svoltosi in provincia di Isernia a Frosolone. Il tour dopo le ultime tappe vedrà la Piccola Orchestra la Viola esibirsi il 14 settembre a Toffia (Rieti) , il 17 invece ad Isernia e il 19 dello stesso mese, sempre in occasione del Festival Terre in Moto, sarà la volta della tappa partenopea al Palazzo Mondragone. Ultima tappa di presentazione del disco della Piccola Orchestra la Viola, in programma è per il 21 settembre al Festival Lithos che si terrà a Scalinata Convento Cappuccini, Ferla (Siracusa). “Arovà” (in dialetto “dove va”), riassume le sensazioni, le emozioni e le esperienze che da oltre 10 anni animano la "Piccola Orchestra La Viola", segnando il percorso del gruppo. Proprio per questo hanno preso parte alle registrazioni del disco moltissimi ospiti, tutti uniti all’ensemble da un legame precedente dovuto in maggior luogo a collaborazioni live. Tra questi spiccano Daniele Sepe, Peppe Barra, Riccardo Tesi, Mohsen Kasirossafar, Lino Cannavacciuolo, Piero Ricci, Massimo Carrano, Maria Rosaria Omaggio e il Quartetto Flegreo. Il disco, prodotto e diretto da Antonella Costanzo (voce solista) e Alessandro Parente (direttore e compositore) , vuole mettere in risalto tutti quegli aspetti dimenticati, o poco conosciuti della tradizione. Troppo spesso si confonde la musica popolare con la danza, lo svago o il divertimento, tralasciando invece quello che la musica ha rappresentato per “generazioni antiche” che hanno toccato la tragedia della guerra, della povertà, dell’emigrazione. I brani contenuti nel disco, di ispirazione popolare certo, ma con uno sguardo attento al futuro, all’innovazione musicale, alla sperimentazione, sono per la maggior parte composizioni originali del direttore Alessandro Parente. Al centro del progetto ci sono la voce mediterranea e passionale di Antonella Costanzo, la sezione ricchissima di organetti, capitanati dal solista Alessandro D’Alessandro e la ricca sezione ritmica composta da percussioni, basso e batteria. Per quel che concerne l'album "Arovà", in distribuzione nelle librerie del circuito Feltrinelli e il Libraccio, punti vendita della catena Ricordi Mediastores e Melbookstore e presso i negozi di dischi , è dà sottolineare che dal “respiro mediterraneo” di “Regina Solianu”, dove gli organetti si intrecciano con lo zarb di Mohsen Kasirossafar ed il sax sopranino di Daniele Sepe, si procede con “Begliuverè” una delicata e struggente ninna nanna cantata da Antonella Costanzo. Non mancano i ritmi dispari di “Scharema”, dove gli organetti ed il basson (organetto basso) sposano il violino elettrico di Lino Cannavacciuolo e le percussioni di Massimo Carrano per poi passare alla canzone che ci porta dentro la cultura di un piccolo paese, dove non poteva certo mancare la banda musicale così come si evince nel brano " Piccola viola". Nel brano “Bakunsaso”, vertiginosa tarantella moderna, ricca di incastri percussivi e ritmici, condita con l’assolo dell’organettista pistoiese Riccardo Tesi, nell'album si potrà ascoltare “Il Viaggio di Ivano”, una canzone dedicata ad un giovane amico scomparso, aperta dalla voce recitante di Maria Rosaria Omaggio, e proseguita dal canto della Costanzo, impreziosita dalle perle dei flauti e del sax tenore di Sepe. Poi, da “Oi zia cosa” , unico brano preso dalla tradizione, una filastrocca in cui si accostano “coraggiosamente” i suoni caotici di un mercato a quelli “sacri” di un coro polifonico, a “Voglio restare”, tema accattivante sviluppato dall’organetto di Alessandro Parente; da “Siente ‘sta voce” canzone in cui ritroviamo il suono aggressivo del sassofono alla Barbieri di Sepe, a “Bogaiat su fogu”, strumentale in cui tradizione e modernità si sposano più di tutti, dove l’organetto è accompagnato da un binomio tipico della musica cameristica formato dagli archi del Quartetto Flegreo e dal flauto, “amalgamati” dalla sezione ritmica della Polv, composta da Daniele Chiantese (batteria) e Mario Mazzenga (basso); da “Il Giardino della Pietra Fiorita”, testo recitato dalla voce evocativa di Peppe Barra, a “Natale Internazionale - Mainarde”, ultimo brano del disco, eseguito con la zampogna dallo stesso autore Piero Ricci, che accompagnato da una morbida sezione di organetti, fa scivolare il disco verso il finale fino a svanire. Il tutto accomunato dal tema della nostalgia… perchè in fondo la nostalgia non rimane un sentimento sterile solo se aiuta a ricordare, a fare del passato un patrimonio di narrazione e di cultura, anche musicale. Antonella Costanzo (voce, percussioni), Alessandro Parente (direttore), Alessandro D’Alessandro (organetto solista), Elisa Di Bello, Giuseppe Di Bello, Silvia Di Bello, Gianfranco Onairda, Laerte Scotti, Francesca Villani, Rosalba Punzo, Stefania Pisanò, Matteo Mattoni (organetti), Giacomo Nardone (organetto, bassoon), Valentina Lauri, Maria Sole La Torre (percussioni), Daniele Chiantese (cocktail drum, batteria) e Mario Mazzenga (basso, contrabbasso) sono loro i componenti della Piccola Orchestra La Viola che calamiteranno l'attenzione durante lo svolgimento delle singole interpretazioni sui palchi che li ospiteranno e l'udito di tutti gli appassionati che ascolteranno la loro ultima fatica ovunque si troveranno attraverso il loro cd.

Lucia VaglivielloTratto dalla rivista Lapilli del 12/09/08

http://www.lapilli.eu/

http://www.capitoloprimo.it/lapilli/?p=1849

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Successo per la Piedigrotta 2008

Grande spettacolo folcloristico per la festa di Piedigrotta offerta dai carri del “Comitato per la Valorizzazione della Cultura Storica del Territorio Campano”_____________________________Grande riconoscimento al “Comitato per la Valorizzazione della Cultura Storica del Territorio Campano” di Caivano, presidiato dall’archeologa Carmen Gentile e coordinato da Assunta Mauriello e Speranza Piu, per aver dato vita ad una sfilata di carri allegorici letteralmente magnifica costruiti dai cartapestai nolani che hanno adornato e completato il grande panorama di luci e colori per le strade di Napoli. Sui carri sono stati raffigurati il re Ferdinando di Borbone e la regina Carolina. Di grande bellezza artistica le tre dame ed i tre cavalieri che hanno sfilato sul primo carro ed il re Burlone raffigurato sul terzo e quinto carro. Alcuni rappresentanti del “Comitato per la Valorizzazione della Cultura Storica del Territorio Campano” invece, erano presenti sui carri con l’alfiere e con il gruppo folkloristico delle “Reginelle Napoletane”. Suggestivo è stato l’ultimo carro “Pulcinella Innamorato”, dove quattro ragazzi nelle vesti di Pulcinella, hanno rallegrato e divertito il pubblico presente. I costumi del primo e dell’ultimo carro sono stati messi a disposizione dal sarto di fama nazionale Vincenzo Canzanella.I carri sono usciti dal Palazzo Reale poco dopo le 19.00 alla presenza di autorità civili e politiche con l’assalto dei fotografi e alla presenza di un pubblico incuriosito per proseguire verso via Santa Lucia e la Villa Comunale e per arrivare lungo il percorso illuminato della Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta per poi concludersi con i fuochi pirotecnici. Una serata spettacolare e pittoresca voluta fortemente dal direttore artistico Nino D’Angelo e dall’amministratore dell’Ente Provinciale per il Turismo Dario Scalabrini.

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Wednesday, September 10, 2008

Luigi Grossi "In Principio era la Linea".

Dall'11 al 26 settembre in esposizione a Napoli al Palazzo Reale.
Si terrà giovedì 11 settembre , alle ore 17.30 , l'inaugurzione di “Pensieri luminosi” , la nuova esposizione dell’artista napoletano Luigi Grossi che polarizzerà l'attenzione sino al 26 settembre a Palazzo Reale. L'esposizione si terrà dall’11 al 26 settembre 2008 presso la Biblioteca Nazionale Sala Leopardi al Palazzo Reale di Napoli, dal lunedì al venerdì, alle ore 10.00-13.00 – 16.00-19.00.“Pensieri luminosi” , come dicevamo, è la nuova esposizione dell’artista napoletano Luigi Grossi che punta a creare la magia visiva attraverso un telecomando, strumento reso indispensabile dai tempi correnti ma pur sempre strumento del pensiero che, unico, decide di vedere ciò che sceglie di vedere. L’idea creativa di Grossi è quella di affidare alle scatole geometriche i tre momenti essenziali dell’Essere: Anima-Corpo-Pensiero. Pensieri luminosi sono segni illuminati. Per l’artista l’anima trascende la terra e arriva nell’aere che non è il vuoto dell’universo, ma la densità di aria e arie che lo compongono ed entrano nel pensiero e lo illuminano. Realizza nell’opera Totem, con pezzetti di specchio, una illuminazione che rende possibile vedere al di dentro e si accende appena ci si accosta; attraverso i piccoli specchi frammentati, la propria immagine riflessa a tratti dietro il confine della prima lastra muove il piano restrostante, come a definire la rarefazione dell’immagine alla ricerca di se stessa nella complessità del suo esistere. Gli ambienti della Sala Leopardi ospitano infatti opere che chiamano continuamente il fruitore ad interagire con esse. Nel primo ambiente vive l’installazione del Totem; nel secondo sono collocati a parete dipinti che appaiono alla luce artificiale che poi, spegnendosi per riaccendersi in ogni opera, crea nuovi quadri enfatizzando gli stessi che appaiono racchiusi in scatole luminose; nel terzo ambiente il pensiero si fa azione con l’uso del telecomando e come in un salotto simulato ciascuno va alla ricerca delle sue immagini: come dire, in origine era la linea. L'esposizione sarà introdotta da Alba Chiara Caccavale mentre, i testi sono curati da: Mauro Giancaspro, Filomena Maria Sardella, Eduardo Alamaro e Marco Bussagli.
Lucia Vagliviello

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Successo per la Piedigrotta 2008

Grande spettacolo folcloristico per la festa di Piedigrotta offerta dai carri del “Comitato per la Valorizzazione della Cultura Storica del Territorio Campano”_____________________________
Grande riconoscimento al “Comitato per la Valorizzazione della Cultura Storica del Territorio Campano” di Caivano, presidiato dall’archeologa Carmen Gentile e coordinato da Assunta Mauriello e Speranza Piu, per aver dato vita ad una sfilata di carri allegorici letteralmente magnifica costruiti dai cartapestai nolani che hanno adornato e completato il grande panorama di luci e colori per le strade di Napoli.
Sui carri sono stati raffigurati il re Ferdinando di Borbone e la regina Carolina. Di grande bellezza artistica le tre dame ed i tre cavalieri che hanno sfilato sul primo carro ed il re Burlone raffigurato sul terzo e quinto carro. Alcuni rappresentanti del “Comitato per la Valorizzazione della Cultura Storica del Territorio Campano” invece, erano presenti sui carri con l’alfiere e con il gruppo folkloristico delle “Reginelle Napoletane”. Suggestivo è stato l’ultimo carro “Pulcinella Innamorato”, dove quattro ragazzi nelle vesti di Pulcinella, hanno rallegrato e divertito il pubblico presente. I costumi del primo e dell’ultimo carro sono stati messi a disposizione dal sarto di fama nazionale Vincenzo Canzanella.
I carri sono usciti dal Palazzo Reale poco dopo le 19.00 alla presenza di autorità civili e politiche con l’assalto dei fotografi e alla presenza di un pubblico incuriosito per proseguire verso via Santa Lucia e la Villa Comunale e per arrivare lungo il percorso illuminato della Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta per poi concludersi con i fuochi pirotecnici. Una serata spettacolare e pittoresca voluta fortemente dal direttore artistico Nino D’Angelo e dall’amministratore dell’Ente Provinciale per il Turismo Dario Scalabrini.

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