Lusinghieri i consensi dalla stampa specializzata per “Northside Highway” il secondo album degli Zabrisky .
La band veneta sarà in tour sino al nove maggio .
La storia dei Zabrisky inizia nel 1995. Il loro nome viene immediatamente associato a generi quali la neopsichedelia inglese dei primi anni '90 e lo shoegaze; i riferimenti tuttavia, amalgamati da una vena beat e garage, sono ancora più ampi, e includono gli ultimi Beatles, i Velvet Underground e i Kinks. Il gruppo esordisce nel 2001 con il mini cd "Waterboy", pubblicato da AUA records e registrato al Maximum Studio di San Donà di Piave da Geoff Turner, produttore artistico dei Girls Against Boys. Un loro brano, "Atomic Boy", viene inoltre inserito nella compilation "Soniche Avventure V" della Fridge. Il loro primo cd, "Orangegreen", pubblicato nel 2002 da Srazz Records e distribuito da White'n'Black, viene presentato alla Fnac di Milano ed è accolto assai positivamente dalla critica specializzata. Nel 2004 partecipano alla compilation "Let It Boom", dedicata ai Beatles, con una rivisitazione di "Norwegian Wood".// http://www.zabrisky.com/ e HYPERLINK "http://www.myspace.com/zabrisky"www.myspace.com/zabrisky . "Northside Highway" (Shyrec/Audioglobe) il secondo album in studio dei Zabrisky , formazione veneta, prodotto da Giovanni Ferrario dei Micevice, ha ottenuto, a poco più di un mese dall’uscita, ottimi riscontri da parte di stampa specializzata, webzines ed emittenti radiofoniche. Tra interviste , concerti e appuntamenti promozionali è da segnalare che il brano "Crash", degli zabrisky, tratto da "Northside Highway", sarà presente sulla compilation digitale del numero di marzo di Rocksound. La band Zabrisky, attualmente in tour, dopo la tappa all' Ubik Lab di Ponzano Veneto (TV) il prossimo 4 aprile si esibiranno al Sherwood (open live) di Padova, il 18 a Udine al No Fun , il 25 a Porto Marghera (Ve) al Venetian Industries Festival e il 9 maggio all' Unwound Club di Padova con i Liars.
Degli Zabrisky hanno detto:
Blow Up "Grazie quindi agli Zabrisky e al loro produttore Giovanni Ferrario (da collaboratore primo delle band mestrine, al servizio di PJ Harvey) per riportare il pop a casa dentro un album deliziosamente fuori moda" Enrico Veronese
Freakout "Un salto indietro nel tempo di circa quattro decadi e da lì su su fino agli anni Ottanta inglesi, quelli della Creation e della Sarah Records" Guido Gambacorta
Jam "Il secondo album della formazione veneta, prodotto da Giovanni Ferrario dei Micevice, raccoglie le sonorità tipiche dello shoegaze inglese di fine anni 80 e le trasforma in un pop rock dal timbro personale" Silvia Pellizzon
Mucchio "Un bel modo di guardare indietro con abilità, purezza e sentimento, grazie anche alla produzione visionaria dell’ottimo Giovanni Ferrario" Federico Guglielmi
Rockerilla "L’amore per l’indie-pop e per le saghe di tanti adorabili outsider innerva dunque le dolci trame di "Northside Highway", che tuttavia non viene a porsi come una mera manifestazione di estetica revivalista, grazie al talento e al gusto melodico dei suoi interpreti." Emanuele Salvini
Rockit "Le nostalgie non sono disseminate in codici indecifrabili, gli Zabrisky rigettano gli artifici e utilizzano come unico espediente musicale la freschezza del suono, che come motivo comune attraversa l'intero album." Ester Apa
Rocksound "'Northside Highway' piace e pure parecchio, anche per quelle due cover – dei Field Mice (la splendida "Emma’s House") e di Robert Vogel, misconosciuto chitarrista svizzero, collaboratore di Yello e Fred Frith – che rivelano accuratezza e passione profonda." Stefano Gilardino
Rumore "Tornano dopo più di cinque anni i veneziani Zabrisky con un album che sarà una delizia assoluta per chi pratica botanica da giardino pop britannico […] Il mio disco del cuore del mese." Maurizio Blatto
Sentireascoltare "Nel panorama nazionale rappresentano una rarità col loro rifugio di sorridente uggia adolescenziale che fece immensa una cult-label come la Sarah Records, ancor di più se inzuppata dentro policromie psichedeliche e retrogusto wave." Giancarlo Turra
Lucia Vagliviello
Labels: Zabrisky
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